Signor Presidente,
il Movimento Federalista Europeo ha apprezzato l’azione del Governo per risanare le finanze pubbliche e riconquistare la fiducia dei mercati. Ritiene tuttavia che questa azione non sia sufficiente se il Governo non promuoverà contemporaneamente in seno all’Eurozona l’immediata attivazione di un Piano europeo di sviluppo ecologicamente e socialmente sostenibile, finanziato con risorse proprie e un aumento significativo del bilancio europeo con imposte europee (come quella sulle transazioni finanziarie e quella sull’emissione di CO2) e con l’emissione di euroobbligazioni per investimenti (euro project bonds).
Ritiene inoltre necessario che l’Italia, insieme ad altri paesi, e in primo luogo alla Gemania, promuova concreti progetti e iniziative per affrontare e risolvere la grave crisi di legittimità democratica che ha allontanato i cittadini dalle istituzioni europee.
In questa ottica chi rappresenterà l’Italia al seminario promosso dal Governo tedesco a Berlino il 20 marzo prossimo sul futuro dell’Europa, in cui si discuterà del rilancio del metodo costituente per un governo democratico della fiscalità, del bilancio, della moneta e dell’economia dell’Eurozona, dovrà sostenere senza ambiguità il rilancio del progetto costituente europeo su basi federali. Questo rilancio richiede:
- il rafforzamento dell’unità politica tra i paesi dell’Eurozona nell’ambito dell’Unione europea, in modo che le decisioni sul piano politico, economico e fiscale siano democratiche ed efficaci;
- l’introduzione di una clausola di integrazione differenziata in un nuovo Trattato/Costituzione che dia tempo sufficiente ai paesi recalcitranti o di unirsi ai paesi decisi ad andare avanti o di recedere dall’Unione;
- la convocazione di un’Assemblea/Convenzione costituente composta dai rappresentanti eletti dai cittadini a livello nazionale ed europeo, nonché dei governi e della Commissione europea, con il mandato di elaborare, superando i veti nazionali, una Costituzione federale;
- la ratifica della Costituzione con un referendum, da tenersi nei paesi che avranno partecipato alla redazione della Costituzione, in modo da fondare sulla volontà popolare l’unità politica degli europei.
Il Movimento federalista europeo chiede al Suo governo ed ai Suoi Ministri di essere nei fatti e nelle parole all’altezza della tradizione federalista europea di Luigi Einaudi, Alcide De Gasperi e Altiero Spinelli.
Lucio Levi, Presidente MFE Franco Spoltore, Segretario MFE
16 Marzo 2012