6 agosto 2023
Dopo molti mesi di lavoro che hanno coinvolto tutte le Commissioni del Parlamento europeo, i cinque relatori del progetto di Rapporto per la modifica dei Trattati (Sven Simon (PPE), Gabriele Bischoff (S&D), Guy Verhofstadt (RE), Daniel Freund (Verdi/EFA), Helmut Scholz (Sinistra)) hanno presentato oggi in Commissione Affari istituzionali del Parlamento europeo (AFCO) i risultati del loro lavoro e hanno aperto il dibattito in vista del voto in plenaria previsto per il 9 novembre.
La relazione propone di modificare più di 100 articoli degli attuali Trattati e di creare un nuovo equilibrio istituzionale tra le istituzioni dell'UE, rafforzando il PE, la stessa Commissione e trasformando il Consiglio in una sorta di Senato federale; attribuisce molte competenze all'Unione Europea, sulla base del principio di sussidiarietà (e infatti cresce anche il ruolo delle Regioni); e rafforza il ruolo della Corte di Giustizia Europea per vigilare sul rispetto dello Stato di diritto negli Stati membri.
In questo modo, come ha sottolineato Guy Verhofstadt, si supera davvero il blocco dell'unanimità, creando i meccanismi decisionali che consentono all'UE di agire in modo efficace ma anche democratico.
Le prossime scadenze sono la deadline del 19 settembre per la presentazione degli emendamenti, il voto della AFCO previsto per il 12 ottobre, e quello finale nella riunione plenaria del PE l'8-9 novembre.
Toccherà poi alla presidenza spagnola del Consiglio Europeo inviare la richiesta del PE sull'apertura della Convenzione per la riforma dei Trattati UE già all'ultimo Consiglio europeo del 2023, in modo che il suo avvio possa essere fissato già per l'inizio del 2025 con le nuove istituzioni elette.
Il contesto
Il rapporto presentato oggi fa seguito alla risoluzione del 9 giugno 2022 in cui i legislatori dell'UE hanno chiesto una forte riforma istituzionale. Una riforma dei testi costitutivi europei è necessaria per tradurre in legge le raccomandazioni della Conferenza sul futuro dell'Europa (CoFoE).
La CoFoE è stato un importante esercizio democratico dell'UE, che ha riunito 400 cittadini europei per discutere di migliori politiche europee. Tutte le istituzioni europee si sono impegnate a tenere conto delle raccomandazioni della CoFoE, ma finora solo il Parlamento europeo ha intrapreso un'azione definitiva in tal senso.
Email: mfe@mfe.it
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